I dati sulla presenza di residui di farmaci veterinari e contaminanti negli animali e negli alimenti di origine animale mostrano alti tassi di conformità con i livelli di sicurezza raccomandati. Anche la presenza di sostanze vietate è risultata bassa. È quanto afferma l'Efsa in una relazione, sulla base dei dati, relativi al 2017, raccolti dagli Stati membri.
Nello specifico, la percentuale di campioni che ha superato i tenori massimi consentiti è stata dello 0,35%. Tale cifra rientra nell'intervallo 0,25%-0,37% riferito negli ultimi 10 anni.
La non conformità per contaminanti chimici come i metalli si è però rivelata più elevata rispetto ad altri gruppi di sostanze, con cadmio, piombo, mercurio e rame individuati più frequentemente.
I dati verranno messi a disposizione a breve su Knowledge Junction, piattaforma on line di libero accesso, curata dell'Efsa.