Efsa invita gli operatori del settore alimentare e altri soggetti interessati a presentare, entro il 30 giugno, dati analitici sui livelli di presenza dell’acrilammide in alimenti e bevande, che siano stati raccolti dal 2010 in poi, purché non nell’ambito di controlli ufficiali.
Le informazioni pervenute saranno di ausilio a Efsa per sviluppare la propria valutazione del rischio su questo contaminante da processo.
L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma negli alimenti amidacei durante i trattamenti termici come frittura, cottura al forno e alla griglia.
Acrilammide, un bando per presentare dati recenti
Fonte: EfsaData: 07/05/2013