Efsa e l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), su richiesta della Commissione europea, svolgeranno una valutazione congiunta dei rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di residui del farmaco antinfiammatorio fenilbutazone nella carne di cavallo.
Le agenzie analizzeranno sia il rischio associato al consumo della carne equina che quello derivante da altri prodotti adulterati con carne equina. Ove del caso, Efsa ed Ema raccomanderanno misure supplementari di controllo per ridurre al minimo ogni rischio eventualmente individuato.
Il piano coordinato di controllo adottato dalla Commissione europea il 21 febbraio scorso prevede, inoltre, la pubblicazione, da parte di Efsa, di una relazione annuale sui dati di monitoraggio forniti dagli Stati membri circa la presenza di residui di medicinali veterinari negli animali vivi e nei prodotti di origine animale in UE. Tale relazione comprenderà informazioni sulla presenza di residui di fenilbutazone nella carne equina.