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Biofilm, soluzioni per rilevarlo ed eliminarlo dalle superfici

Christeyns dispone di una gamma di prodotti enzimatici per la prevenzione e la rimozione dei biofilm, sia su superfici aperte che in sistemi chiusi

Azienda: CHRISTEYNS FOOD HYGIENE
Fonte: rivista "Alimenti&Bevande" n. 4/2024
Data: 10/05/2024


Christeyns è un'azienda leader nel settore dell'igiene, attiva in più di 50 Paesi e con oltre 1.200 dipendenti nel mondo. La nostra azienda sta attualmente offrendo soluzioni innovative per gestire le esigenze specifiche di igiene delle industrie alimentari.
Consapevole che la tecnologia sia fondamentale per prevenire la presenza di agenti patogeni, al fine di garantire la sicurezza alimentare dei prodotti e l'efficienza operativa dei processi, ha sviluppato soluzioni innovative per gestire le esigenze specifiche di igiene delle industrie alimentari.
Di seguito verranno presentati:

• un metodo di rilevazione del biofilm batterico con il kit TBF® 300 su una linea di produzione di un'azienda alimentare interessata da una diffusa contaminazione batterica;
• una procedura completa per la rimozione del biofilm messa a punto da Christeyns con il prodotto chimico MIDA ENZY 1002, un detergente enzimatico schiumogeno in grado di degradare la matrice EPS (Extracellular Polymeric Substances) del biofilm al fine di eliminare la contaminazione batterica.


Biofilm, una presenza comune e pericolosa

La capacità di molti batteri di aderire alle superfici e di formare biofilm ha importanti implicazioni nell'industria alimentare, a causa del suo potenziale come serbatoio di patogeni in grado di resistere ai comuni processi di lavaggio e disinfezione.
I biofilm sono colonie di microrganismi uniti tra loro, adese a un substrato solido e circondate da una matrice mucillaginosa formata da un conglomerato di diversi tipi di biopolimeri, noti come Extracellular Polymeric Substances (EPS). La matrice EPS costituisce il supporto della struttura tridimensionale del biofilm e fornisce ai microrganismi stabilità, nutrienti e protezione.
Le condizioni ambientali presenti all'interno di un'industria alimentare (superfici con imperfezioni, alto livello di umidità, residui di materia organica o depositi di calcare) favoriscono in molti casi la presenza di una varietà microbica molto diversificata, che può comprendere microrganismi patogeni in grado di formare biofilm, come Listeria monocytogenes, Salmonella enterica, Escherichia coli o Pseudomonas aeruginosa.


Rilevazione del biofilm con il kit colorimetrico TBF® 300

Christeyns, in collaborazione con l'Università Complutense di Madrid, ha sviluppato un sistema rapido, semplice e specifico per controllare la presenza sulle superfici di ogni tipologia di biofilm, il kit TBF® 300. Questo prodotto consente l'identificazione visiva dei punti di crescita di un biofilm colorando la loro matrice EPS, fornendo informazioni qualitative sulla presenza di biofilm sulle superfici monitorate.


Istruzioni per l'uso

• Applicare a spruzzo, sotto forma di schiuma, sulla superficie da monitorare il reagente TBF® 300, costituito da una soluzione colorante che interagisce con la matrice EPS del biofilm.
• Attendere almeno 5 minuti per consentire al reagente di agire.
• Risciacquare con acqua non in pressione e poi ispezionare la superficie trattata: la presenza del biofilm è segnalata dalla persistenza della colorazione.

La procedura con TBF® 300 sopra descritta è stata applicata, dopo una procedura di sanificazione ordinaria, su una linea di produzione interessata da una diffusa contaminazione batterica.
Come si evince dalla Figura in alto, la persistenza di colorazione dopo il risciacquo dimostra, a livello qualitativo, la presenza di biofilm sulla superficie trattata. In questo scenario, è necessario mettere in atto una procedura straordinaria in grado di disgregare la matrice EPS e rimuovere il biofilm.


Procedura completa per la rimozione del biofilm con la Gamma Mida Enzy

Christeyns ha messo a punto una procedura di trattamento a schiuma su superfici aperte (OPC) con il detergente enzimatico MIDA ENZY 1002, contenente una miscela sinergica di enzimi e tensioattivi, in grado di disgregare la matrice EPS e rimuovere il biofilm batterico anche nei punti più nascosti (ad esempio, giunture), difficili da raggiungere in una normale procedura di sanificazione.
Il trattamento enzimatico viene eseguito dopo una schiumatura alcalina, necessaria per rimuovere le sostanze di natura organica, e deve essere seguito da una disinfezione preferibilmente con ossidante per eliminare ogni possibile dispersione batterica. L'azione ossidante interviene nella distruzione dei legami disolfuro degli enzimi e dei metaboliti della cellula batterica, rendendoli in tal modo incapaci di svolgere la loro funzione.
MIDA ENZY 1002 è raccomandato nei trattamenti anti-biofilm sia preventivi (periodicità in base al tipo di lavorazione alimentare) che shock (quotidianamente per 3-5 giorni consecutivi).
Nella Tabella 1 è riassunta una procedura completa di lavaggio a schiuma su superfici aperte (OPC).


Risultati e verifica dell'efficacia del trattamento

In caso di contaminazione notevole, dopo un trattamento shock iniziale è possibile che non tutto il biofilm venga rimosso. Le parti di biofilm sfuggite al trattamento rimangono infatti danneggiate, vista la disgregazione della matrice EPS, e possono dar luogo a dispersioni batteriche che inizialmente determinano livelli medio-alti di carica microbica.
Sulla linea di produzione in questione sono stati successivamente eseguiti, con frequenza settimanale, alcuni trattamenti preventivi (vedi Tabella) prima di procedere ad una nuova applicazione della procedura con TBF® 300.
Come si evince dalla Figura a fianco, in seguito alla procedura con TBF® 300 sopra descritta, non rimane la persistenza di colorazione dopo il risciacquo. Questo risultato dimostra, a livello qualitativo, l'assenza di biofilm sulla superficie trattata.

Christeyns dispone di una gamma di prodotti enzimatici per la prevenzione e la rimozione dei biofilm, sia su superfici aperte che in sistemi chiusi:

• MIDA ENZY 1000 e MIDA ENZY 1001: per la rimozione a caldo dei biofilm dalle superfici aperte e nei sistemi chiusi (temperatura di utilizzo 45-55 °C);
• MIDA ENZY 1002 e MIDA ENZY 1003: per la rimozione a temperatura ambiente dei biofilm dalle superfici aperte e nei sistemi chiusi.

Una delle sfide legate ai microrganismi alterativi e patogeni nell'industria alimentare risiede nella loro capacità di formare biofilm. Pertanto, è fondamentale adottare tecniche di rilevamento e diagnostica adeguate, come il TBF® 300, per implementare e validare l'efficacia delle strategie di controllo. Ciò è essenziale per assicurare la sicurezza alimentare e proteggere la salute dei consumatori.


Francesco Ferrario
Application specialist

Gianluca Ramella
Technical service

Christine Rumanya
Regulatory & Marketing manager



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