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Brexit, cosa cambia per importare o esportare i prodotti bio

Riconosciuta l'equivalenza tra le norme bio UE e quelle del Regno Unito

Azienda: QCERTIFICAZIONI
Fonte: rivista "Alimenti&Bevande" n. 2/2021
Data: 19/03/2021


In seguito alla Brexit e in relazione ai nuovi accordi che sono recentemente entrati in vigore tra l'Unione Europea ed il Regno Unito, in data 31 dicembre 2020 è stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 444, l'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l'UE e la Comunità europea dell'Energia atomica e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, che stabilisce accordi preferenziali in diversi settori. Tra questi c'è l'agricoltura e, in particolare, l'agricoltura biologica. L'allegato TBT-4 del suddetto accordo tratta appunto dei prodotti biologici.
Sulla base dell'accordo, viene riconosciuta l'equivalenza tra le norme bio UE e quelle del Regno Unito.
L'articolo 4 (Importazione e immissione sul mercato) stabilisce che l'UE accetta i prodotti biologici importati dal Regno Unito purché accompagnati da un certificato di ispezione (COI) rilasciato da un organismo di controllo riconosciuto dal Regno Unito e comunicato all'UE.

L'iter di autorizzazione previsto per le aziende italiane che importano prodotti bio dal Regno Unito

Gli operatori italiani che importano prodotti biologici dal Regno Unito devono notificare, tramite il Sistema Informativo Biologico (SIB), l'inizio della propria attività come "importatori", nonché le variazioni successive alla notifica per l'inserimento del Regno Unito come Paese terzo.
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), all'esito positivo dei controlli effettuati dagli organismi di controllo e delle verifiche di competenza, procede all'iscrizione dell'operatore nell'Elenco degli importatori.
In conformità alla legge 241/1990, decorsi 30 giorni dalla data di inserimento del documento giustificativo nel SIB da parte dell'organismo di controllo, l'operatore è iscritto nell'apposito Elenco.
Gli importatori ed i primi destinatori, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento (CE) 1235/2008, così come modificato dal regolamento (UE) 1482/2016, devono registrarsi ed utilizzare il sistema informativo veterinario integrato TRACES - Trade Control and Expert System, previa validazione delle utenze da parte del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, per gestire le importazioni da Paesi terzi ed il rilascio del COI (certificato d'ispezione all'importazione).
Le procedure operative per l'acquisizione delle credenziali di accesso al sistema informativo veterinario TRACES sono reperibili presso il portale della Commissione europea - Agricoltura e Sviluppo rurale - e sul portale Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica (SINAB).
Ne deriva che l'importazione è consentita dalla data di pubblicazione della notifica sul SIB, previa comunicazione di arrivo della merce di importazione effettuata sul sistema e regolare presentazione del certificato elettronico sul sistema TRACES, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento (CE) 1235/2008.
Le comunicazioni preventive di arrivo merce da parte degli importatori, previste dall'articolo 5 del decreto ministeriale 8283/2018, devono essere prodotte entro i tre giorni antecedenti l'arrivo della partita al punto di ingresso doganale esclusivamente attraverso il modulo "Gestione comunicazioni d'importazione" sul SIB. Le eventuali rettifiche alla suindicata comunicazione di importazione devono pervenire entro 24 ore antecedenti la data di arrivo della partita.

Le indicazioni del Mipaaf per le importazioni di prodotti bio

Il Mipaaf, con nota n. 31921 del 22 gennaio 2021, ha reso noto alcune indicazioni utili per gli operatori che intendono importare prodotti biologici dal Regno Unito, necessarie in seguito all'uscita del Regno Unito dall'UE.
Nello specifico, il Ministero comunica che, nelle more delle tempistiche previste per l'iscrizione nell'elenco degli importatori biologici italiani (come sopra specificato) e comunque entro e non oltre il 31 luglio 2021, gli organismi di controllo potranno comunicare al Ministero la lista degli operatori biologici non ancora iscritti all'elenco importatori, ma interessati ad importare prodotti biologici dal Regno Unito.
Gli operatori interessati potranno essere inseriti nell'"elenco temporaneo importatori biologici per il Regno Unito", istituito presso l'Ufficio PQAI 1, ai fini della successiva abilitazione degli iscritti all'interno del sistema TRACES e della trasmissione dell'elenco all'Agenzia delle Dogane.
L'iscrizione degli operatori nel suddetto elenco temporaneo è subordinata alla contestuale presentazione della prima notifica e/o notifica di variazione per l'inserimento dell'attività di importazione.
Gli importatori iscritti nell'"elenco temporaneo importatori biologici per il Regno Unito" non potranno effettuare importazioni da altri Paesi terzi, ad esclusione del Regno Unito.
È importante ricordare che l'Irlanda del Nord, pur facendo parte del Regno Unito, beneficerà delle regole del mercato comune dell'UE e, pertanto, gli alimenti biologici rimarranno certificati e commercializzati secondo il regolamento (CE) 834/2007. Non ci saranno modifiche alle importazioni o esportazioni di alimenti biologici tra l'Irlanda del Nord e l'UE.



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