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Additivi e aromi alimentari, i risultati del Piano 2022

Fonte: Filippo Castoldi
Data: 24/06/2024


La sola raccolta, spesso disordinata, dei dati non aiuta a comprendere i problemi e a elaborare scenari futuri di possibili interventi. Per questo motivo devono venire accolti con favore e interesse i rapporti del Ministero della Salute e del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, che non solo riassumono, ma elaborano e commentano i dati emersi dai diversi piani di controllo.
È questo lo spirito con il quale è da avvicinare il recente rapporto del Ministero della Salute, che riassume i dati del Piano di controllo sugli Additivi alimentari (AA) e gli Aromi alimentari (AR). La prima parte della relazione, corredata da numerosi grafici e tabelle, rendiconta il numero dei controlli, mediante campionamento e analisi, effettuati, suddividendoli per luogo di campionamento, matrice campionata, determinazioni condotte ed esiti di conformità.
Iniziamo dai numeri dei controlli. Nel 2022 sono stati prelevati, in prevalenza in fase di vendita al dettaglio (81%), 1.862 campioni di alimenti (sui 920 previsti dal Piano), sui quali sono state condotte 8.640 analisi.
232 campioni (sui 225 previsti) sono stati prelevati in egual misura al luogo di produzione e di commercializzazione per la valutazione delle caratteristiche di purezza degli AA (773 analisi condotte). In questo caso, solo il 52% delle Regioni e Province autonome ha rispettato le frequenze di controllo previste (dato comunque in significativo miglioramento negli ultimi anni) probabilmente per la difficoltà di reperire sul territorio di competenza AA puri.
I risultati dei controlli sono assolutamente rassicuranti: su 1.862 campioni di alimento, ne sono risultati irregolari solo 32 (1,7%), mentre non è stata rilevata alcuna non conformità quanto ai criteri di purezza delle molecole impiegate come AA. Le irregolarità hanno riguardato in netta prevalenza l'impiego di molecole ad azione conservante (solfiti, nitriti e nitrati, acido sorbico, acido benzoico e benzoati), seguito da quello dei coloranti, inclusi i coloranti non consentiti, e degli edulcoranti. I prodotti della pesca (62,5%, per presenza di solfiti e acido ascorbico non dichiarati in etichetta o oltre il limite stabilito) e le carni e prodotti derivati (25,0%, prevalentemente per presenza di molecole ad attività conservante non consentite) sono le categorie alimentari più frequentemente riscontrate irregolari. La numerosità campionaria riflette il rischio di non conformità: il 38,2% dei campioni ha riguardato le carni e i prodotti derivati, seguite dai prodotti della pesca (21,2%).
Quanto agli AR, a causa di problematiche legate all'accreditamento delle prove da parte dei laboratori ufficiali, sono stati processati 49 campioni, tutti risultati conformi, sia per quanto riguarda la composizione, incluso il contenuto massimo di benzo(a)pirene e benzo(a)antracene negli aromi di fumo, sia per quanto riguarda il loro impiego (22 campioni di bevande, tra le quali alcune sottoposte al dosaggio della caffeina).
Nel complesso, quindi, il quadro che emerge dai controlli effettuati nel 2022 nel settore degli AA e AR depone per una condizione di sostanziale rispetto delle disposizioni normative da parte degli operatori economici del settore alimentare, anche se suscita un qualche allarme l'uso improprio di solfiti che, in soggetti sensibili, potrebbero causare reazioni avverse anche gravi. Da migliorare ancora la puntualità nell'esecuzione dei controlli da parte di alcune Regioni, mentre sul fronte dei laboratori dovrà essere raggiunta una maggiore competenza per quanto riguarda le analisi degli aromi.