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Pesticidi, la Commissione UE propone le misure per dimezzarli entro il 2030

Fonte: Commissione europea
Data: 24/06/2022


Il 22 giugno, la Commissione europea ha adottato alcune proposte, nell'ambito delle strategie "Biodiversità" e "Dal produttore al consumatore", per ripristinare nell'UE gli ecosistemi danneggiati. Tra gli obiettivi prefissati, anche la riduzione del 50% dell'uso di pesticidi chimici entro il 2030.
"Le norme vigenti della direttiva 2009/128/CE sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi - si legge in una nota della Commissione UE - si sono rivelate troppo deboli e sono state attuate in modo disomogeneo. Inoltre, sono stati compiuti progressi insufficienti nell'uso della difesa integrata e di altri approcci alternativi".

La Commissione, pertanto, propone:

• obiettivi giuridicamente vincolanti a livello dell'UE e nazionale per ridurre del 50% l'uso e i rischi dei pesticidi chimici e l'uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030. Gli Stati membri dovranno fissare i propri obiettivi nazionali di riduzione entro parametri stabiliti per garantire il conseguimento degli obiettivi a livello dell'UE. Le misure comprendono anche l'obbligo per gli agricoltori e altri utilizzatori professionali di tenere dei registri. Gli Stati membri, inoltre, dovranno stabilire norme specifiche per coltura che individuino le alternative da utilizzare al posto dei pesticidi chimici;
• divieto di tutti i pesticidi nelle aree verdi urbane, compresi i parchi o giardini pubblici, i parchi gioco, le scuole, i campi ricreativi o sportivi, i sentieri pubblici, le zone protette e qualsiasi area ecologicamente sensibile da preservare per gli impollinatori in pericolo.

"La proposta - prosegue la nota - trasformerà la direttiva 2009/128/CE vigente in un regolamento che sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, che dovranno presentare alla Commissione relazioni annuali dettagliate sui progressi compiuti e sull'attuazione".

Un pacchetto di misure sosterrà, inoltre, gli agricoltori e altri utilizzatori nella transizione verso sistemi di produzione alimentare più sostenibili, tra cui:

• nuove norme della Politica agricola comune per garantire che gli agricoltori ricevano una compensazione per tutti i costi connessi all'attuazione delle neo misure per un periodo transitorio di 5 anni;
• interventi più incisivi per ampliare la gamma di opzioni biologiche e a basso rischio sul mercato;
• attività di ricerca e sviluppo nell'ambito dei programmi Orizzonte dell'UE a sostegno delle nuove tecnologie e tecniche, compresa l'agricoltura di precisione;
• un piano d'azione per la produzione biologica, per conseguire gli obiettivi in materia di pesticidi della strategia "Dal produttore al consumatore".

La Commissione, infine, consulterà a breve gli Stati membri e i Paesi terzi su una misura volta a ridurre a zero i residui di tiametoxam e clotianidin, due sostanze, non più autorizzate nell'UE, che contribuiscono in misura significativa al declino mondiale degli impollinatori. Una volta adottata la misura, gli alimenti importati contenenti residui misurabili di queste due sostanze potranno, dopo un determinato periodo transitorio, non essere più commercializzati nell'Unione europea.
Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.