Un team di ricerca ha prelevato cellule staminali da animali da allevamento e le ha coltivate in condizioni chimicamente definite. Questo studio, parzialmente sostenuto dal progetto PLASTINET, finanziato dall'UE, sta gettando le basi per la produzione di carne coltivata e l'allevamento di animali potenziati. È quanto riportato in una notizia pubblicata sul sito del Cordis.
Nella ricerca, pubblicata sulla rivista "Development", gli scienziati hanno sviluppare linee di cellule staminali partendo da embrioni di suini, ovini e bovini coltivati in vitro, senza utilizzare cellule nutrici, siero o sostituti del siero, ma avvalendosi di un mezzo di coltura in cui tutti i componenti sono noti. "La capacità di ricavare e mantenere le cellule staminali degli animali da allevamento in condizioni chimicamente definite apre la strada allo sviluppo di prodotti alimentari innovativi, quali la carne coltivata - afferma in un articolo pubblicato su "ScienceDaily" Ramiro Alberio, professore dell'Università di Nottingham e coautore senior dello studio -. Le linee cellulari che abbiamo sviluppato rappresentano un cambiamento radicale rispetto ai modelli precedenti, in quanto hanno l'abilità unica di crescere stabilmente per dare origine a muscoli e lipidi". Le nuove linee cellulari sono pluripotenti, ossia sono in grado di differenziarsi in vari tipi di cellule, e possono essere manipolate geneticamente utilizzando lo strumento di editing genetico CRISPR/Cas9 o utilizzate come donatori per il trasferimento nucleare. Questa tecnologia potrebbe ampliare la ricerca nel campo dell'editing genetico degli animali al fine di renderli più produttivi o adattabili ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di ridurre l'attuale impatto negativo esercitato sull'ambiente dalla produzione di bestiame.
Carne coltivata, uno studio getta le basi per produrla
Fonte: CordisData: 30/05/2022