La filiera alimentare è uno dei settori più sensibili dal punto di vista del rispetto delle norme igieniche: la produzione deve infatti garantire processi efficienti e in linea con gli standard di igiene. Per questo motivo nei piani di sicurezza delle industrie alimentari vengono definite misure di pulizia e disinfezione per le macchine e per gli stessi dipendenti: ci sono infatti aree della produzione alimentare che richiedono un alto grado di lavoro manuale, ad esempio nei macelli o nella lavorazione del pesce. E anche nei processi altamente automatizzati, il personale deve talvolta intervenire, per esempio per gestire eventuali anomalie delle macchine.
I rischi legati all'abbigliamento da lavoro
In questo contesto, l'abbigliamento di chi lavora nell'industria alimentare può rappresentare un fattore di rischio, se si considera che sui tessuti si possono depositare e annidare batteri e microrganismi, favoriti dall'apporto di ossigeno e di calore corporeo. E il quadro normativo tiene puntualmente conto di questo aspetto.
Per gestire le modalità di trattamento degli indumenti indossati in queste aree sensibili, sono state elaborate le linee guida RABC, pubblicate come standard europeo DIN EN 14065:2016. Questo standard ha potuto essere facilmente integrato nei sistemi di gestione della qualità delle lavanderie. Però si occupa esclusivamente dell'aspetto della biocontaminazione dei tessuti e non prende in considerazione quello della loro cura e manutenzione. L'integrazione della norma DIN EN 14065 "Tessili - Tessili lavorati in lavanderia - Sistema di controllo della biocontaminazione" (sistema RABC) nelle lavanderie industriali garantisce invece una qualità microbiologica ben definita nel trattamento dei tessili. È un metodo adatto per effettuare una valutazione del rischio e quindi per mantenere costante la qualità microbiologica dei tessili che vengono poi restituiti al cliente. In questo caso vale come modello il Sistema HACCP.
Il punto di partenza per l'introduzione del sistema RABC è la presenza di buone condizioni di lavoro e tiene conto delle condizioni strutturali, del personale, delle catene di approvvigionamento e dei piani di igiene. Presuppone inoltre anche la creazione di un team RABC, la definizione dell'uso previsto dei tessuti e delle specifiche di processo. Con l'obiettivo di poter rilevare precocemente eventuali problemi e poter prendere adeguati provvedimenti.
Il Textilsharing MEWA, garanzia di igiene dei processi
Il fornitore di servizi tessili MEWA ha partecipato attivamente allo sviluppo del sistema RABC negli anni '90 e da allora lo ha applicato nella pratica quotidiana delle proprie sedi. La biancheria sporca e quella pulita vengono gestite separatamente e l'igiene delle mani è obbligatoria per ogni dipendente. I luoghi di lavoro sono regolarmente puliti e disinfettati, così come tutti gli strumenti necessari per il trasporto della biancheria. I punti di controllo registrati nella valutazione dei rischi sono sottoposti periodicamente a test microbiologici.
I processi di lavaggio e disinfezione dei tessuti sono adattati con precisione al rispettivo lotto di biancheria; le dosi di prodotti chimici, le temperature e i tempi di riscaldamento dell'acqua sono mantenuti costantemente sotto controllo e un messaggio di errore viene immediatamente emesso in caso di malfunzionamenti. Per garantire la qualità microbiologica definita dei tessuti, il fattore di riduzione dei germi rilevanti deve essere superiore a 7 livelli log secondo le condizioni stabilite dagli enti RKI (Robert Koch Institute) e del VAH (Association for Applied Hygiene e.V.). Questo dato viene controllato e documentato almeno una volta all'anno. La scelta dei tessuti deve essere effettuata con attenzione: per questo motivo i tessuti sono sottoposti a numerosi test di resistenza prima di essere introdotti nei circuiti di gestione dei prodotti tessili.
Per quanto riguarda l'HACCP, anche il design dell'abbigliamento gioca un ruolo importante. Per esempio, in aree particolarmente sensibili, le tasche non dovrebbero essere collocate all'esterno, in modo da ridurre al minimo il rischio di caduta di oggetti. Anche le cuciture devono essere ben rifinite, così come i bottoni e le cerniere. Inoltre, il dipendente deve indossare volentieri l'indumento. Per questo si presta attenzione affinché il taglio sia adeguato e l'abbigliamento non impedisca i movimenti, ma presenti un mix di qualità, robustezza e flessibilità.
Il team preposto alla sicurezza dovrebbe definire le singole aree di utilizzo e di igiene in conformità con l'HACCP, e MEWA, come fornitore di servizi tessili, può assistere nella scelta dell'abbigliamento per i singoli gruppi di dipendenti. Una volta fatto questo, inizia il servizio: la gestione e la cura professionale e sicura, sotto il profilo igienico dei tessili, con la sostituzione degli indumenti eventualmente danneggiati. Inoltre, il servizio di ritiro e riconsegna aiuta i dipendenti a rispettare meglio i cicli di cambio.
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