I prodotti derivanti da agricoltura biologica sono ottenuti tramite metodi di coltivazione o allevamento che utilizzano solo sostanze di origine naturale, escludendo la possibilità di impiego di sostanze chimiche di sintesi.
L'analisi per rilevare la presenza di residui di fitofarmaci è la principale indagine analitica che viene eseguita sui prodotti bio ed ha lo scopo di individuare l'eventuale presenza di sostanze il cui impiego non è ammesso in agricoltura biologica.
La presenza di un residuo in un prodotto alimentare può avere principalmente tre diverse origini:
· trattamento volontario non consentito;
· contaminazione crociata;
· origine naturale (ad esempio, in conseguenza di trattamenti termici, come nella reazione di Maillard).
L'analisi dei fitofarmaci si applica a tutta la filiera agroalimentare in funzione della tipologia di indagine che deve essere eseguita:
· parti fogliari, terreno ed acqua: verifica di trattamenti non consentiti in periodi diversi da quello di raccolta;
· prodotto vegetale alla raccolta: verifica trattamenti non consentiti o contaminazioni crociate;
· prodotto vegetale in magazzino: verifica trattamenti post-raccolta o contaminazioni crociate;
· prodotto trasformato: verifica contaminazioni crociate o presenza dovuta al processo di trasformazione (fattore di concentrazione);
· tamponi di superficie: verifica di eventuale presenza di residui di fitofarmaci sulla superficie che può originare contaminazioni crociate;
· prodotto finito: verifica del rispetto delle norme vigenti.
Per quest'ultimo aspetto ricordiamo che il decreto 13 gennaio 2011 fissa il valore soglia di 0,01 mg/kg quale limite inferiore, inteso come "soglia numerica" al di sopra della quale non è concedibile la certificazione di prodotto biologico.
L'analisi dei fitofarmaci si divide schematicamente in due classi:
· analisi multiresiduale: screening che permette tramite unica estrazione e due diverse tecniche di rivelazione (GC/MS/MS ed LC/MS/MS) di individuare e quantificare la presenza di più di 600 principi attivi contemporaneamente in tempi brevi;
· determinazioni singole: analisi applicata a tutti quei principi attivi che per caratteristiche chimiche non possono essere analizzati con la tecnica multiresiduale; in questo caso l'analisi viene eseguita con estrazione e tecnica di rilevazione specifica (ad esempio, glifosate o fosetil alluminio).
I laboratori privati possono effettuare prove su campioni prelevati dagli organismi di controllo di prodotti alimentari derivanti da agricoltura biologica, se conformi al decreto ministeriale n. 2592 del 12 marzo 2014 "Designazione laboratori agricoltura biologica" ed iscritti nell'elenco dei laboratori di prova.
È comunque necessario ricordare che i risultati di ogni prova, riportati nel rapporto di prova, non si configurano come certificazione di conformità del prodotto alla produzione biologica.
Paolo Pucci
Sales Area Manager
Tentamus Agriparadigma
Richiedi maggiori informazioni
Altri prodotti della stessa azienda:
L'analisi del lattosio nel controllo di alimenti lactose free
Analisi di residui di prodotti fitosanitari: metodi, normativa ed interpretazione
Esperienza, professionalità e dedizione al servizio della sicurezza alimentare
Glifosato, normativa e analisi dei residui in matrici di origine vegetale
I laboratori e l’innovazione nei criteri microbiologici applicabili agli alimenti
Previsione e verifica della shelf-life nei prodotti alimentari
Sanitizzazione nelle aziende alimentari, il ruolo dei laboratori di analisi
Tentamus Agriparadigma: da azienda locale a parte di una multinazionale
I laboratori di analisi e la catena del freddo
Un partner sicuro ed affidabile per campionamento e analisi chimiche, fisiche e microbiologiche