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Il bisfenolo A negli alimenti è un rischio per la salute

Fonte: Efsa
Data: 26/04/2023


L'Efsa ha concluso, in una nuova valutazione, che l'esposizione al bisfenolo A (Bpa) tramite gli alimenti costituisce un rischio per la salute dei consumatori di tutte le fasce d'età.
Gli esperti dell'Autorità europea per la Sicurezza alimentare hanno infatti riscontrato possibili effetti nocivi a carico del sistema immunitario.
La Commissione UE e le autorità nazionali stabiliranno ora le misure normative adeguate a dar seguito alle risultanze del parere dell'Efsa.
Il Bpa è una sostanza chimica usata in genere in associazione con altre sostanze per produrre plastiche e resine. Rientra, ad esempio, nel policarbonato, un tipo di plastica trasparente e rigida che si usa per produrre contenitori riutilizzabili per distributori d'acqua, bevande e conservazione di alimenti. Viene utilizzato, inoltre, per produrre resine epossidiche impiegate in pellicole e verniciature interne per lattine e contenitori destinati a cibi e bevande.
"Fin dalla nostra prima valutazione completa del rischio relativa al Bpa, risalente al 2006, i nostri scienziati - ha affermato Claude Lambré, presidente del gruppo di esperti sui Materiali a Contatto con gli Alimenti, gli Enzimi, gli Aromatizzanti e i Coadiuvanti tecnologici (gruppo Cef) dell'Efsa - hanno analizzato periodicamente e in modo molto approfondito la sicurezza di tale sostanza. Per il riesame abbiamo vagliato una grande quantità di pubblicazioni scientifiche, tra cui oltre 800 nuovi studi pubblicati dal gennaio 2013. Questo ci ha permesso di orientarci tra notevoli elementi di incertezza circa la tossicità del Bpa. Negli studi abbiamo osservato un aumento della percentuale dei linfociti del tipo T helper nella milza. Questi svolgono un ruolo chiave nei nostri meccanismi cellulari immunitari e un aumento di questo tipo potrebbe portare allo sviluppo di infiammazione allergica polmonare e malattie autoimmuni".
Il gruppo di esperti ha inoltre preso in considerazione altri effetti potenzialmente nocivi per la salute dell'apparato riproduttivo, del sistema metabolico e per lo sviluppo dell'organismo.
"Per valutare il gran numero di studi pubblicati dal 2013, data limite per la nostra precedente valutazione del 2015 - ha sottolineato Henk Van Loveren, presidente del gruppo di lavoro dell'Efsa per la valutazione ex novo del Bpa - abbiamo applicato un approccio sistematico e trasparente. Dapprima abbiamo sviluppato, con l'apporto delle parti interessate e delle autorità competenti degli Stati membri, un protocollo per la selezione e la valutazione di tutte le evidenze. I nostri risultati sono il frutto di un intenso processo di valutazione durato diversi anni e che abbiamo portato a termine con i contributi raccolti durante una pubblica consultazione di due mesi avviata nel dicembre 2021".
Rispetto alla precedente valutazione del 2015, il gruppo di esperti dell'Efsa ha abbassato in modo significativo la soglia giornaliera tollerabile (Dgt) del Bpa, ovvero la quantità che può essere ingerita quotidianamente per tutta la vita senza rischi sensibili per la salute.
Nel 2015, gli esperti dell'Efsa avevano stabilito una Dgt temporanea a causa degli elementi di incertezza nelle evidenze, sottolineando la necessità di ulteriori dati sugli effetti tossicologici del Bpa. Il riesame ha toccato la maggior parte di tali carenze e i restanti elementi di incertezza sono stati presi in considerazione nello stabilire la nuova Dgt, che hanno stabilito in 0,2 nanogrammi (0,2 miliardesimi di grammo), in sostituzione del precedente livello temporaneo di 4 microgrammi (4 milionesimi di grammo), per chilogrammo di peso corporeo al giorno. La nuova Dgt è di circa 20.000 volte più bassa.
Confrontando la nuova Dgt con le stime dell'esposizione dei consumatori al Bpa tramite l'alimentazione, gli esperti dell'Efsa hanno concluso che sia l'esposizione media sia quella elevata al Bpa superavano la nuova Dgt per tutte le fasce di età, costituendo così motivo di preoccupazione per la salute.