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Neonicotinoidi, confermati i rischi per le api

Fonte: Dario Dongo
Data: 11/04/2018


La maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere. A stabilirlo le valutazioni pubblicate lo scorso febbraio dall'Efsa.

L'Autorità ha aggiornato le proprie valutazioni del rischio relative a tre neonicotinoidi - clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam - che sono attualmente soggetti a restrizioni nell'UE a causa della minaccia che rappresentano per le api1.

Queste nuove conclusioni vanno ad aggiornare quelle pubblicate nel 2013, dopo le quali la

Commissione europea aveva imposto restrizioni sull'uso delle sostanze.
Per le nuove valutazioni, che questa volta riguardano le api selvatiche (bombi e api solitarie) e le api mellifere, l'Unità "Pesticidi" dell'Efsa ha effettuato un'estesa attività di raccolta dati, che ha compreso la revisione sistematica della letteratura scientifica, per raccogliere tutte le evidenze pubblicate dopo le
valutazioni precedenti.

L'equipe ha inoltre applicato le linee guida specificamente sviluppate dall'Efsa per la valutazione del rischio da pesticidi per le api.

L'Autorità di Parma ha portato a termine le proprie conclusioni dopo aver condotto distinte consultazioni con esperti di pesticidi degli Stati membri dell'UE, i quali hanno convalidato tali conclusioni.

Come per le precedenti valutazioni, l'esposizione delle api alle sostanze è stata valutata attraverso tre vie:

· residui nel polline e nettare di api;
· deriva della polvere durante la semina/applicazione dei semi trattati;
· consumo di acqua.

Tappe successive

Le conclusioni dell'Efsa saranno messe a disposizione dei gestori del rischio della Commissione europea e degli Stati membri, che prenderanno in considerazione eventuali modifiche alle attuali restrizioni sull'uso di questi pesticidi.