"Gli alimenti di proseguimento con contenuto proteico di almeno 1,6 g/100 kcal, ottenuti da latte vaccino o caprino, sono sicuri e adatti ai neonati, in buone condizioni di salute, che vivono nell'Unione europea". Lo ha affermato l'Efsa in un recente parere scientifico.
L'attuale legislazione comunitaria fissa il contenuto proteico minimo a 1,8 g/100 kcal.
Per eseguire la propria valutazione, l'Autorità di Parma ha preso in considerazione i fabbisogni proteici dei neonati di età compresa tra i 6 e 12 mesi, il contenuto proteico del latte materno durante il primo anno di allattamento e i quantitativi di assunzione di proteine tratti da indagini alimentari su bambini europei sani nonché da due studi specifici.
L'Efsa ha inoltre esaminato gli alimenti di proseguimento a base di isolati proteici o proteine idrolizzate di soia. La limitatezza dei dati disponibili, però, non le ha consentito di stabilire la loro sicurezza e idoneità.