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Fluoro e molibdeno, i livelli di assunzione adeguata

Fonte: rivista Alimenti&Bevande n. 8/2013
Data: 07/10/2013


Gli esperti Efsa in materia di nutrizione hanno proseguito i lavori sui Valori dietetici di riferimento (Drv) pubblicando i primi consigli sui micronutrienti (vitamine e minerali). I due pareri scientifici sui minerali fluoro e molibdeno ricalcano i consigli precedentemente formulati sui Drv per l’energia, i macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati), fibra alimentare e acqua.
L’Efsa pubblicherà una serie di altri pareri sui Drv per i micronutrienti, tra cui vitamina C, ferro, zinco, calcio e iodio.
Il fluoro non svolge una funzione essenziale nella crescita e nello sviluppo umani e non sono stati individuati segni di deficit da fluoro. Sebbene il fluoro non sia indispensabile per lo sviluppo dei denti, il suo ruolo nella prevenzione della carie dentale è noto da molti anni.
Studi epidemiologici hanno dimostrato una correlazione inversa tra la presenza di fluoro nell’acqua potabile e la prevalenza di carie nei bambini.
Il gruppo di esperti scientifici Nda propone come adeguata un’assunzione (Adequate intake, AI) di 0,05 mg/kg di peso corporeo al giorno nei bambini di età compresa tra 7 mesi e 17 anni oltre che negli adulti, tra cui le donne in gravidanza e allattamento. L’Ai tiene conto dell’assunzione di fluoro da tutte le fonti, comprese le fonti non alimentari come il dentifricio e altri prodotti per l’igiene dentale.
Le principali fonti dietetiche sono l’acqua e le bevande o gli alimenti ricostituiti con acqua fluorata, il tè, il pesce di mare e il sale fluorato.
Il molibdeno è un componente essenziale di alcuni enzimi e si trova in alimenti come i legumi, i cereali e i prodotti a base di cereali, le frattaglie (fegato, reni) e le noci. È presente in quantitativi minimi nell’organismo ma è implicato in numerosi importanti processi biologici. Non è stato osservato deficit di molibdeno in persone sane. Il gruppo di esperti scientifici Nda propone un’AI di 65 microgrammi al giorno per gli adulti, comprese le donne in gravidanza e in allattamento, e AI oscillanti tra i 10 e i 65 microgrammi al giorno per lattanti, bambini e adolescenti.
I due pareri sono stati ultimati dal gruppo di esperti scientifici Nda dopo una consultazione pubblica, grazie alla quale l’Efsa ha potuto beneficiare della più vasta gamma di informazioni, dati e pareri provenienti dalla comunità scientifica, dalle parti interessate e da altri soggetti.