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Peste suina africana, un progetto a tutela dei salumi

Fonte: Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Data: 30/05/2024


Per tutelare e rafforzare la posizione dell'Italia nel mercato globale dell'export di salumi, il Ministero della Salute ha finanziato il progetto ASFree M.e.a.t - African Swine Fever free M.e.a.t. (Meet export agreement on trading).
Coordinato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, sede del Centro di referenza nazionale Pesti suine (Cerep), il progetto punta a:

• generare dati aggiornati sulla presenza del virus della peste suina africana (Psa) nei prodotti a base di carne stagionati;
• valutare l'efficacia dell'applicazione del trattamento ad alta pressione (HPP) per la totale devitalizzazione del virus.

Il trattamento HPP, anche definito "pascalizzazione", è una tecnica di conservazione non termica che si applica ad alimenti solidi e liquidi già confezionati, quindi non passibili di successiva contaminazione. Si tratta di una tecnologia basata sull'applicazione di pressioni idrostatiche nettamente superiori a quella atmosferica (fino a 6.000 bar) che consentono di raggiungere l'inattivazione dei microrganismi presenti e rendere i prodotti alimentari stabili, conservabili e sicuri.
Oltre all'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, altri partner del progetto sono:

• l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna;
• l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie;
• l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise.