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Aflatossina M1 nei formaggi, allo studio un metodo green per rilevarla

Fonte: Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Data: 08/03/2024


Ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) hanno sviluppato un metodo analitico per rilevare la presenza di aflatossina M1 nei formaggi, evitando l'uso di solventi dannosi per l'ambiente.
L'obiettivo è quello di arrivare a farne un metodo di riferimento per la rete dei laboratori nazionali, anche grazie alla collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e il Centro di Referenza nazionale per la Qualità del Latte bovino (IZSLER).
"Solitamente l'estrazione e la quantificazione dell'aflatossina M1 nei formaggi richiede l'uso di solventi organici e clorurati, che possono essere dannosi per l'ambiente - spiega Giancarlo Biancotto, supervisor dello studio e dirigente del Laboratorio Farmaci veterinari e Ricerca dell'Istituto -. Come alternativa, abbiamo utilizzato una soluzione acquosa di sali citrati, che si è dimostrata non solo efficace, ma anche a minor impatto per l'ambiente e per la salute di chi lavora in laboratorio. Questo metodo è stato validato internamente per i formaggi a pasta dura e molle e al momento lo stiamo verificando mediante uno studio interlaboratorio per valutarne precisione, accuratezza e robustezza, finora con ottimi risultati preliminari".
Nei prossimi mesi si tenterà di allargare lo studio per la verifica dei fattori di concentrazione su una più ampia varietà di campioni di formaggio e a partire dal latte naturalmente contaminato.
Il lavoro dei ricercatori dell'Istituto è stato pubblicato sulla rivista "Food Control".