Il 2 maggio, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento volto a proteggere le indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Non appena il regolamento sarà approvato e formalmente adottato da entrambe le istituzioni, le indicazioni geografiche (Ig), che finora erano utilizzate principalmente per alimenti e bevande, saranno estese ai prodotti artigianali e industriali le cui qualità sono essenzialmente legate alla zona di produzione.
In una nota del Consiglio UE si legge che "l'accordo provvisorio raggiunto:
• assicura la coerenza con le norme sulla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli applicando il concetto di "indicazione geografica protetta", che garantisce l'attrattività delle indicazioni geografiche per i produttori che mantengono un forte legame tra le caratteristiche dei prodotti e la loro origine geografica;
• prevede procedure di controllo e verifica per la protezione delle Ig introducendo, come procedura standard, un sistema basato sull'autodichiarazione che gli Stati membri rafforzano con controlli;
• fa sì che la protezione delle Ig artigianali e industriali si applichi anche allo spazio dei nomi di dominio e all'ambiente online;
• facilita le procedure di registrazione delle Ig, in particolare per le piccole e medie imprese, e garantisce nel contempo un elevato livello di protezione giuridica assegnando all'Ufficio dell'Unione europea per la Proprietà intellettuale (Euipo) un ruolo importante per quanto riguarda le procedure di registrazione delle Ig artigianali e industriali".
"Il regolamento - prosegue la nota - è una delle principali proposte del Piano d'azione sulla Proprietà intellettuale presentato dalla Commissione europea nel novembre 2020. La Commissione ha pubblicato la proposta di regolamento il 13 aprile 2022. Il Consiglio UE ha poi adottato un orientamento generale il 1° dicembre 2022.
L'assenza di una protezione delle Ig nell'Unione europea per i prodotti artigianali e industriali non rappresenta soltanto una questione interna. Nel novembre 2019, infatti, l'UE ha aderito all'Atto di Ginevra dell'accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche - un trattato internazionale dell'Organizzazione mondiale della Proprietà intellettuale -, che riguarda le Ig per i prodotti sia agricoli sia non agricoli. La proposta consentirà all'UE di rispettare i suoi obblighi internazionali derivanti da tale trattato".