Nel 2022, il mercato dell'Agricoltura 4.0 ha superato, in Italia, i 2 miliardi di euro, registrando una crescita del +31% rispetto al 2021. Cresce anche la superficie coltivata con soluzioni 4.0, passata dal 6% all'8%. Il 65% del valore del mercato è composto da macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature. In forte crescita, +15%, anche i sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni, terreni e infrastrutture.
Sono questi alcuni risultati della ricerca realizzata dall'Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell'Università degli Studi di Brescia, presentata il 16 marzo scorso durante il convegno "Da adozione a valorizzazione: la sfida dello Smart agrifood".
Dallo studio è emerso, inoltre, che l'82% delle aziende di trasformazione agroalimentare ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale. Di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020. Non considerando i software gestionali aziendali, ai primi posti tra le soluzioni più utilizzate si trovano quelle basate su tecnologia cloud computing (58%), i Qr Code (56%), quelle abilitate da tecnologia mobile (ad esempio, le app per tablet e smartphone per il monitoraggio del percorso dei mezzi, per il controllo della catena del freddo e per il controllo della qualità dei prodotti finali, 45%), i software Erp e Mes (37%) e le soluzioni di automazione avanzata come i robot e i cobot (34%).
Per quanto concerne le aree in cui si registrano i maggiori investimenti, l'88% delle aziende sta innovando in quella della tracciabilità, utilizzando o sperimentando soluzioni tecnologiche, come software gestionali integrati (56%), soluzioni mobile (26%) e cloud (21%) per ridurre i tempi richiesti per la rintracciabilità dei prodotti in caso di criticità e snellire i processi di inserimento dei dati, riducendo il margine di errore. Questi sistemi, inoltre, consentono di valorizzare le caratteristiche del prodotto nei confronti del consumatore finale, proprio in termini di tracciabilità, soprattutto attraverso l'utilizzo di Qr Code, e di rendere più agevoli i rapporti e i processi di verifica e controllo con gli enti pubblici.
"L'agrifood - afferma Andrea Bacchetti, direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood - ha ora di fronte a sé la sfida più grande, quella di passare dall'adozione alla reale e completa valorizzazione delle soluzioni digitali".
"Tra le tecnologie abilitanti in ambito agricolo prevalgono quelle atte a raccogliere, memorizzare e analizzare dati, con soluzioni tecnologiche trasversali ai diversi comparti e processi - prosegue Chiara Corbo, direttrice dell'Osservatorio Smart AgriFood - In questo contesto, l'interoperabilità delle soluzioni diventa sempre più rilevante e prioritaria. È fondamentale consentire l'integrazione di dati raccolti dai diversi sistemi, interni o esterni; non a caso, da qualche anno cresce il numero di iniziative e progetti di collaborazione che vanno in questa direzione".
Nonostante i numeri positivi sull'adozione e le opportunità di sviluppo per tutte quelle tecnologie ancora poco impiegate e conosciute, poco meno del 30% delle aziende dichiara di voler investire in nuove soluzioni entro i prossimi tre anni. L'80% delle aziende che non intende investire ha già implementato una o più soluzioni digitali; dunque, probabilmente vuole ora misurarne i benefici, prima di procedere con nuovi investimenti. Tra le soluzioni in cui il 28% dichiara di voler investire si trovano i software per la tracciabilità (33%) e di business intelligence (26%), ma anche quelle basate su Qr Code (23%).
Tecnologie, in crescita il mercato dell’Agricoltura 4.0
Fonte: Osservatorio Smart AgrifoodData: 19/03/2023