Venerdì scorso la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul suo futuro piano d'azione per l'agricoltura biologica. Tra le proposte avanzate, anche il rinvio di un anno - dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022 - dell'entrata in applicazione del regolamento (UE) 2018/848 su produzione biologica e etichettatura dei prodotti bio. Accogliendo così la richiesta degli Stati membri dell'UE, del Parlamento europeo, dei Paesi terzi e di altri portatori di interessi, a causa della complessità e dell'importanza del diritto derivato in preparazione. A seguito della pandemia di Covid-19, infatti, i lavori sul diritto derivato hanno subito un rallentamento e il rinvio consentirebbe di disporre di tempo sufficiente per svolgere le ampie consultazioni e il controllo legislativo necessari.
La consultazione lanciata venerdì scorso si chiuderà il 27 novembre e mira a raccogliere le osservazioni di cittadini, autorità nazionali e portatori di interessi in merito al progetto di piano.
Il biologico svolgerà un ruolo importante nel conseguimento dell'ambizioso traguardo del "Green Deal" europeo e degli obiettivi stabiliti nella strategia "Dal produttore al consumatore" e in quella sulla biodiversità. Per la Commissione è prioritario assicurare che il settore dell'agricoltura biologica disponga di strumenti adeguati nonché di un quadro giuridico efficace e consensuale, fondamentale per raggiungere l'obiettivo del 25% di terreni agricoli destinati all'agricoltura biologica.