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Acido lattico, sì all'impiego sulle carcasse di bovini

Fonte: redazione Alimenti&Bevande
Data: 05/02/2013


È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea di oggi il regolamento (UE) 101/2003 della Commissione relativo all’impiego di acido lattico per ridurre la contaminazione microbiologica superficiale delle carcasse di bovini.
Il provvedimento stabilisce che gli operatori del settore alimentare possono utilizzare acido lattico per ridurre la contaminazione microbiologica superficiale di carcasse, mezzene o quarti di bovini a livello di macello in conformità delle seguenti condizioni:

1. le soluzioni di acido lattico devono essere preparate a partire da acido lattico conforme alle specifiche stabilite dal regolamento (UE) 231/2012;
2. Le soluzioni di acido lattico devono:
a) essere applicate solo su carcasse intere, mezzene o quarti di carni di animali domestici della specie bovina (comprese le specie Bubalus e Bison) a livello di macello;
b) essere applicate solo mediante spruzzatura o nebulizzazione utilizzando soluzioni al 2%-5% di acido lattico in acqua potabile a temperature fino a un massimo di 55 °C;
c) essere applicate in condizioni controllate e verificabili integrate in un sistema di gestione basato sul sistema HACCP che includa almeno i seguenti criteri:
- il campionamento delle carcasse, ai fini della valutazione del rispetto dei criteri microbiologici ai sensi del regolamento (CE) 2073/2005, deve essere effettuato prima dell’applicazione delle soluzioni di acido lattico su carcasse, mezzene o quarti;
- la concentrazione di acido lattico durante il trattamento, in quanto parte del piano HACCP, deve essere verificata mediante monitoraggio periodico, documentata e registrata;
- la temperatura della soluzione di acido lattico durante il trattamento, in quanto parte del piano HACCP, deve essere monitorata costantemente con misurazioni strumentali, documentata e registrata;
3. le soluzioni di acido lattico non devono essere applicate alle carcasse con contaminazione fecale visibile;
4. l’applicazione di soluzioni di acido lattico non deve comportare modifiche fisiche irreversibili delle carni.

La parte III dell'allegato al regolamento, infine, precisa che "gli operatori del settore alimentare che gestiscono macelli in cui sono impiegate soluzioni di acido lattico per ridurre la contaminazione microbica superficiale di carcasse intere, mezzene o quarti informano l’operatore del settore alimentare che riceve le carcasse, le mezzene o i quarti suddetti del trattamento impiegato".