Gli alimenti, per poter essere conservati,
stoccati, distribuiti, venduti e consumati,
necessitano di involucri che li contengano,
il cui utilizzo si è notevolmente diffuso negli
ultimi decenni. Tutti i materiali destinati a venire a
contatto con gli alimenti devono garantire l’assenza
di cessione dei propri componenti chimici,
la resistenza alle trasformazioni che possono essere
indotte da alcuni componenti naturali e la proprietà
di non modificare le caratteristiche nutrizionali
ed organolettiche degli alimenti. Il vetro è il
materiale principalmente utilizzato per la conservazione
dei prodotti alimentari, le sue proprietà fisiche
sono tali da renderlo insostituibile in molti
dei suoi impieghi: è trasparente, è un ottimo isolante,
ha un basso coefficiente di dilatazione termica,
ma soprattutto è inerte chimicamente, caratteristica
che lo rende inattaccabile dagli agenti
atmosferici, dalla maggior parte degli acidi e dagli
agenti esterni. I principali fattori del suo successo
sono quindi l’impermeabilità, l’inerzia chimica, le
garanzie igieniche, nonché la grande versatilità e
la totale riciclabilità (100%). I punti deboli sono,
invece, la fragilità e i costi per la produzione e il
trasporto. Il vetro, grazie alle sue innumerevoli
qualità come la resistenza alle alte temperature di
lavaggio dei vuoti, la robustezza indispensabile
per il loro riempimento, la richiudibilità perfetta,
la totale garanzia di non assorbimento di sapori e
odori, è uno dei prodotti più sicuri dal punto di vista
igienico-sanitario. Nonostante la crescente disponibilità
di materiali alternativi per il confezionamento
alimentare, legata in particolare allo sviluppo
dell’industria chimica, fra cui bottiglie per
acqua in Pet, brik per il latte, vasetti in plastica per
lo yogurt, il vetro ha mantenuto un ruolo centrale
anche nell’immaginario dei consumatori. Oltre alle
deduzioni che possono derivare semplicemente
dalla valutazione del lunghissimo periodo in cui
questo materiale è stato utilizzato dall’uomo, recenti
studi confermano che, dal punto di vista della
sicurezza, il vetro si posiziona in prima linea e
garantisce l’assenza di alcuna significativa interazione
e alterazione dell’alimento.
Ad oggi, il vetro è l’unico imballaggio al quale è
riconosciuto un valore in termini di garanzia sanitaria,
rispondendo con maggior facilità alle disposizioni
comunitarie, e contribuisce, pertanto, alla tutela della salute dei cittadini-consumatori. Si
può pertanto affermare che, in base alle conoscenze
attuali, il vetro non rilascia e non assorbe
sostanze tossiche, anche in condizioni di esposizione
ad ambienti e temperature non ideali, non
interagendo con l’alimento in esso contenuto. Fra
i vari tipi di imballaggio, i vasetti di vetro chiusi
con capsule metalliche, oltre che garantire la sicurezza
del prodotto, costituiscono una confezione
accattivante per il consumatore, che può valutare
visivamente il prodotto da acquistare.
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