
La tracciabilità alimentare è un argomento complesso, che coinvolge diversi aspetti di tipo tecnologico, operativo, organizzativo e legislativo.
Si tratta di un insieme di pratiche e regole che sono necessarie a garantire il corretto funzionamento del sistema di produzione e distribuzione del cibo, ma è anche una delle macchine più complesse e delicate della nostra economia.
Di fatto, le attuali regole europee sono diventate ormai obsolete rispetto all'evoluzione delle tecnologie atte a supportare i processi di filiera e alla crescente consapevolezza dei consumatori che vogliono maggiore trasparenza informativa rispetto a quello che mangiano. Non a caso, la Commissione europea sta analizzando la situazione ed entro i prossimi 4 anni prevede di varare un nuovo quadro di regolamenti che imporranno un uso più intensivo della tecnologia per garantire la tracciabilità delle principali catene di produzione alimentare.
Al di là delle regolamentazioni governative, ci sono anche altri fattori che concorrono a un'evoluzione dei sistemi di presidio delle filiere. Innanzitutto la crisi economica, ma anche la trasformazione della domanda e l'ampliamento dei fornitori, che stanno spingendo gli operatori a rivedere le proprie strategie per qualificare il proprio posizionamento alla luce delle nuove istanze tecnologiche e culturali che stanno cambiando profondamente paradigmi e processi.
L'evoluzione sarà determinata da una combinazione di procedure, ma anche di soluzioni di ultima generazione, tra cui la radiofrequenza, il Wi-Fi, l'Umts e il Gps.
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