Gli Stati membri dell’Unione europea hanno votato, lo scorso 11 febbraio, nuovi limiti più cautelativi sulla presenza di piombo in alimenti per l’infanzia e in formule di proseguimento, così come per i cereali. La decisione, presa nel Comitato Permanente per la Filiera alimentare ed il Benessere animale, vede pertanto seguita una opinione di EFSA del 2010, che indicava la presenza di possibili rischi per alcune fasce di consumatori. In particolare, vi sarebbero rischi di sviluppo cerebrale per i bambini, a partire dal feto.
I nuovi limiti, in applicazione da luglio 2015, vedranno la possibilità di smaltire le scorte.
Di seguito, i nuovi limiti:
• latte: 0,02 mg/kg
• carne 0,01 mg/kg
• frattaglie: 0,05 mg/kg
• pesce: 0,03 mg/kg
• crostacei: 0,5 mg/kg
• olio d semi: 0,1 mg/kg
• frutta: da 0,1 a 0,2 mg/kg
• succhi di frutta: da 0,03 a 0,05 mg/kg
La Commissione ha reso noto che verrà proposto un livello anche per il miele, mentre per il tè vi sono evidenze che possa essere un contributore importante, anche se non sono stati al momento posti limiti.
Piombo, nuovi limiti per gli alimenti per l' infanzia
Fonte: Sicurezza alimentare e produttivaData: 04/03/2015