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Ampliamento degli accreditamenti e nuovo corso sull’export

Intervista a Roberto Domaschi, Business assurance Food schemes manager SGS Italia

Azienda: SGS
Fonte: rivista "Alimenti&Bevande" n. 1/2025
Data: 28/02/2025


Lo scorso anno, SGS ha ottenuto il riconoscimento da parte di Equalitas per lo standard sulla sostenibilità dei vini e quello di IFS per la certificazione Wholesale Cash & Carry, che va a coprire l'ultimo anello della catena di fornitura. Attualmente, invece, si sta accreditando per le certificazioni inerenti al Biofuel e per quella relativa al Sistema Qualità nazionale Benessere animale (Sqnba), oltre ad essersi attivata per ottenere quelle MSC/ASC, GlobalG.A.P. CoC, No Ogm e Acquaculture, riguardanti il settore ittico.
"Le certificazioni che vanno per la maggiore in valore assoluto - racconta Roberto Domaschi, Business assurance Food schemes manager SGS Italia - sono quelle approvate da GFSI, ossia BRCGS Food, IFS Food, FSSC 22000 vers.6, IFS Logistic, GlobalG.A.P., BRCGS S&D, BRCGS A&B e IFS Broker, ma quelle che hanno registrato la maggiore crescita sono le certificazioni di prodotto, specialmente quelle relative alla rintracciabilità, al benessere animale e al residuo zero in ambito vegetale".
SGS offre anche un servizio di formazione. "Operiamo su tutti i corsi qualificanti, come quelli per auditor e lead auditor in ambito Fsms ed Haccp, ma anche su quelli BRCGS, IFS, FSSC 22000 e in ambito export", afferma Domaschi. Una novità del primo semestre 2025 riguarda proprio le esportazioni, con il corso FSMA Final Rule on Requirements for Additional Traceability Records for Certain Foods, considerati gli ultimi aggiornamenti della Food and Drug Administration statunitense in materia di export in Usa.



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