Secondo il rapporto annuale sulle zoonosi redatto da Efsa e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e pubblicato ieri, Campylobacter, l'agente patogeno di origine alimentare più segnalato negli esseri umani, è stato rilevato in 246.307 persone, con un incremento del 6,1% rispetto al 2015. Nonostante l'elevato numero di casi, i decessi sono stati bassi (0,03%).
Le infezioni da Listeria, generalmente più gravi, hanno portato al ricovero nel 97% dei casi segnalati. Nel 2016 la listeriosi ha continuato a salire, con 2.536 casi (un incremento del 9,3%) e 247 decessi segnalati. La maggior parte dei decessi si verifica in persone di età superiore a 64 anni (il tasso di mortalità è del 18,9%). Le persone di età superiore a 84 anni sono particolarmente a rischio (tasso di mortalità del 26,1%). Di rado Listeria ha superato i limiti legali di sicurezza nei cibi pronti.
I focolai di malattie veicolate da alimenti dovuti a Salmonella sono in aumento, con Salmonella enteritidis che ne ha causati un sesto dei 4.786 totali.
I batteri di Salmonella sono stati la causa più comune di focolai da alimenti (22,3%), con un incremento dell'11,5% rispetto al 2015. Hanno inoltre causato il più alto onere in termini di numero di ricoveri ospedalieri (1.766, pari al 45,6% di tutti i casi ospedalizzati) e di decessi (10, pari al 50% di tutti i decessi tra i casi di epidemia).