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Pif e Uvac, pubblicato il report sulle attività 2019

Fonte: Ministero della Salute
Data: 11/11/2020


È stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute il rapporto sulle attività svolte nel 2019 dai Posti di ispezione frontaliera (Pif) e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli Obblighi comunitari (Uvac), che svolgono attività di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare attraverso controlli sanitari di animali, prodotti di origine animale e mangimi provenienti dall'estero e destinati al mercato comunitario.

Attività dei Pif

Nel 2019 sono state importate sul territorio nazionale attraverso i Pif italiani 47.661 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi con un decremento dello 0,9% rispetto all'anno precedente.
I prodotti della pesca con 34.592 partite (72,6%) rappresentano il gruppo merceologico più numeroso, seguito dalle carni con 3.716 partite (7,8%), dagli animali vivi con 2.687 partite (5,6%) e dai mangimi ed integratori con 2.590 partite (5,4%).
Sono state, inoltre, importate attraverso i Pif italiani 3.394 partite di prodotti di origine non animale ad uso mangimistico.
I controlli sanitari, eseguiti sulla base delle frequenze di controllo programmate, delle valutazioni degli ispettori veterinari, delle disposizioni comunitarie e delle notifiche ricevute tramite il Sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi (Rasff) hanno consentito il respingimento di 219 partite di merci provenienti dai Paesi Terzi, all'incirca lo 0,5% circa delle partite presentate all'importazione con una percentuale analoga a quella riscontrata nel 2018 (0,4%).

Attività degli Uvac

L'attività degli Uvac, rappresentata ordinariamente dall'organizzazione dei controlli a sondaggio e non discriminatori sulle merci provenienti da Paesi UE, nel 2019 ha visto l'intensificarsi dei controlli nel campo della sanità animale attraverso il monitoraggio delle introduzioni di animali vivi da quegli Stati membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive.
Gli Uvac, inoltre, hanno continuato a svolgere il consueto importante ruolo di gestione dei controlli sanitari sulle merci in stretto coordinamento con le autorità centrali e locali competenti ed hanno disposto il controllo documentale e fisico su 10.130 spedizioni di animali vivi e prodotti di origine animale (9% ovini, 7,09% equidi, 6,19% caprini, 5,98% uova e derivati, 5,48% suin).
Su 10.130 partite in totale, 4.544 sono state sottoposte a controlli di laboratorio e i controlli veterinari effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali hanno portato al respingimento/distruzione di 43 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali.