Angelo Riccaboni, rappresentante italiano del Ministero dell'Università e della Ricerca, già rettore dell'Università di Siena, è stato confermato all'unanimità presidente della Fondazione PRIMA, per i prossimi due anni, da parte dei rappresentanti dei 19 Paesi partecipanti di PRIMA (Partnerships for Research and Innovation in the Mediterranean Area), di cui la Fondazione è incaricata di attuare il programma.
PRIMA è un'iniziativa congiunta della Commissione europea e di 19 Paesi dell'area Euro-Med, 11 membri dell'UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e 8 non-UE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia), che promuove e finanzia progetti di ricerca e innovazione sui sistemi agroalimentari sostenibili e la gestione delle risorse idriche nel bacino del Mediterraneo. L'iniziativa è dotata di un budget di circa 500 milioni di euro, finanziato dalla Commissione europea e dai 19 Paesi euromediterranei.
Eletto nel 2017, Riccaboni ha guidato la Fondazione nei molti impegni che hanno caratterizzato il lancio dell'iniziativa, l'apertura dei primi bandi di finanziamento, l'attivazione di collaborazioni strutturate con le principali istituzioni, quali la Commissione europea, la Fao e l'Unione per il Mediterraneo.
Nei primi due anni di attività, la Fondazione ha finanziato 83 progetti che coinvolgono oltre 740 unità di ricerca nell'area mediterranea, per un valore complessivo di oltre 100 milioni.
Consapevole delle sfide globali e regionali che riguardano il Mediterraneo, Angelo Riccaboni sottolinea come "solo grazie ad azioni coordinate e cooperative, forti partenariati e una solidarietà istituzionale saremo in grado di rispondere alle sfide che abbiamo davanti. Molti aspetti delle nostre società richiedono di essere ripensati in modo lungimirante e radicale.
Come PRIMA saremo sempre più attivi e determinati nel promuovere e sostenere progetti di ricerca e innovazione capaci di generare impatti concreti e positivi a favore di un modello di sviluppo sostenibile, per il futuro prospero del Mediterraneo".