29.169 controlli nella filiera agroalimentare, di cui 3.285 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti Dop, Igp e biologici, al settore oleario e vitivinicolo.
Intensa l'attività ispettiva sui canali e-commerce, visto l'incremento delle vendite on line a seguito delle misure restrittive della circolazione delle persone adottate dal Governo per il contenimento del Covid-19, nei porti italiani, dove sono arrivati i prodotti agroalimentari, e nelle segnalazioni di speculazioni e pratiche sleali.
È on line sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) il report sull'attività dell'Ispettorato centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti agroalimentari (Icqrf) dei primi quattro mesi di emergenza Covid-19 (febbraio-maggio 2020).
Oltre un terzo dei controlli sono stati svolti nell'area settentrionale del Paese, in particolare in Lombardia e Veneto.
Le irregolarità riscontrate sono state in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale.
Per quanto riguarda il monitoraggio dei canali e-commerce, che hanno registrato un grosso incremento di accessi, l'Icqrf ha operato 558 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e eBay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.
Sul fronte sanzionatorio, la percentuale maggiore di sanzioni irrogate dall'Icqrf riguarda il settore vitivinicolo (286 provvedimenti emanati, pari ad oltre il 55% del totale), poi quello delle produzioni agroalimentari Dop e Igp, con poco più del 24% del totale, pari a 125 ordinanze, e infine, con 51 provvedimenti e circa il 10% del totale, il settore concernente l'etichettatura dei prodotti alimentari.